Post 15 settembre 2021

Ritorna protagonista la zappa e il suo instancabile amore per la fatica. È un lavoro per tutti ma non per molti quello di coltivare. Se c’è qualcosa che amo è l’idea di dover attendere il maturarsi della bellezza di questa mia passione. Lo zafferano.

I napoletani il lavoro lo chiamano “fatica”. Questa mia fatica mi ricarica, mi da quella libertà che da tempo cercavo, mi riempie di entusiasmo. Sono Felice.

Quando il terreno si apre per accogliere i semi, i bulbi, le talee, succede un piccolo miracolo. È l’inizio di un viaggio, è come creare futuro e dare continuità a questo mondo.

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Post 11 settembre 2021

Di questa terra voglio fidarmi, affidare a lei il futuro.

Accade tutto tra la terra ed il cielo. Voglio immaginarmi tutto senza avere la presunzione di sapere in parte già un ipotetico finale. La terra e il tempo possono tutto, come in un uomo la sua volontà.

L’insegnamento migliore è l’esempio. Mio Padre, il suo lavoro che è la sua passione, questo campo, questa terra, lo zafferano la mia passione.

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Post 10 settembre 2021

Resto fermo a guardare il vento muovere le foglie, si muovono impercettibili i granelli di terreno, si muove tutto. Sto fermo, mi piace questo fascino semplice, rurale, questa terra, il suo lento movimento, io e l’inizio di questo nuovo zafferano delle terre di mezzo.

In agricoltura è semplice. si muovono mani e pensieri e per mezzo di attrezzi semplici si mischia, si unisce, si ribalta e si ricompone tutto. Si crea posto per una nuova vita. Agricoltura di base. ARKANIA lo zafferano delle terre di mezzo.

Quando ho iniziato questa storia ero convinto che servisse non so quale tipo di facoltà nell’immaginare tutto il percorso e anche il resto. Niente affatto, serve solo voglia e semplici attrezzi mossi da una passione straordinaria.

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