Post 29 settembre 2021
Come all’inizio e cosi come in questa fase mi ritrovo su questa terra, con questa mia passione per poi raccogliere lo zafferano ARKANIA, lo zafferano delle terre di mezzo.
Come all’inizio e cosi come in questa fase mi ritrovo su questa terra, con questa mia passione per poi raccogliere lo zafferano ARKANIA, lo zafferano delle terre di mezzo.
L’ultima fase consiste nel ricoprire di terra i bulbi. Una fase importante e delicata. La giusta quantità di terra per permettere al bulbo di svilupparsi al meglio.
Un piccolo passo alla volta e si arriva al gusto, alla fragranza caratteristica dello zafferano Arkania. È semplice, è naturale, questa coltivazione sembra quasi voler fermare la frenesia dei tempi moderni. Siamo quasi fuori dal tempo con la consapevolezza che a questo tipo di coltivazione serve l’amore e il tempo necessario, nient’altro.
Ecco il primo bulbo di zafferano piantato. È l’inizio del prossimo zafferano Arkania, siamo felicissimi.
È una fase che mi emoziona ogni volta come se fosse la prima volta. Si da inizio a quello che sarà il gusto, la fragranza. Lo zafferano Arkania porta dentro in ogni sua caratteristica tutta questa mia passione.
Ciò che sarà è deciso adesso. Sembra che sia passato molto tempo ed invece solo 4 mesi e un poco più. I bulbi. la mia terra e questa mia passione. Lo zafferano. Arkania lo zafferano delle terre di mezzo.
Questa vita ci porta ogni volta a dover scegliere, decidere. La qualità dello zafferano inizia da una scelta. I bulbi, la loro grandezza, la loro maturità, la loro bellezza.
Ritorna protagonista la zappa e il suo instancabile amore per la fatica. È un lavoro per tutti ma non per molti quello di coltivare. Se c’è qualcosa che amo è l’idea di dover attendere il maturarsi della bellezza di questa mia passione. Lo zafferano.
I napoletani il lavoro lo chiamano “fatica”. Questa mia fatica mi ricarica, mi da quella libertà che da tempo cercavo, mi riempie di entusiasmo. Sono Felice.
Quando il terreno si apre per accogliere i semi, i bulbi, le talee, succede un piccolo miracolo. È l’inizio di un viaggio, è come creare futuro e dare continuità a questo mondo.
Un piccolo aiuto ci vuole, il motocoltivatore o come lo chiamiamo in Sicilia “motozappa”. Mi permette di rendere il terreno più soffice e di smuoverlo per mischiarlo bene con il concime naturale.
Con quel suo movimento mischia, scuote, ribalta e crea una consistenza perfetta del terreno. Fino e soffice.
Soffice al punto giusto con una granulometria mista e con un assorbimento medio. Il terreno ideale per coltivare zafferano. La mia terra nel mezzo, in quel mezzo al centro della Sicilia tra arcani e sicani.
Di questa terra voglio fidarmi, affidare a lei il futuro.
Accade tutto tra la terra ed il cielo. Voglio immaginarmi tutto senza avere la presunzione di sapere in parte già un ipotetico finale. La terra e il tempo possono tutto, come in un uomo la sua volontà.
L’insegnamento migliore è l’esempio. Mio Padre, il suo lavoro che è la sua passione, questo campo, questa terra, lo zafferano la mia passione.
Resto fermo a guardare il vento muovere le foglie, si muovono impercettibili i granelli di terreno, si muove tutto. Sto fermo, mi piace questo fascino semplice, rurale, questa terra, il suo lento movimento, io e l’inizio di questo nuovo zafferano delle terre di mezzo.
In agricoltura è semplice. si muovono mani e pensieri e per mezzo di attrezzi semplici si mischia, si unisce, si ribalta e si ricompone tutto. Si crea posto per una nuova vita. Agricoltura di base. ARKANIA lo zafferano delle terre di mezzo.
Quando ho iniziato questa storia ero convinto che servisse non so quale tipo di facoltà nell’immaginare tutto il percorso e anche il resto. Niente affatto, serve solo voglia e semplici attrezzi mossi da una passione straordinaria.